Associazione Italiana Columbiformes
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Messaggio  selvaggi salvatore Lun 3 Gen - 20:29

Un saluto a tutti, sono Salvatore ed è da poco che frequento questo forum. Prima di rivolgervi qualche domanda, voglio congratularmi con le persone che si impegnano nel creare, curare, e migliorare questo bellissimo forum. Sono un grande appassionato di tortore e colombi,e gli ultimi acquisti un pò troppo azzardati,sono stati 1 coppia di gallicolumba luzonica ed 1 coppia di gallicolumba tristigmata. Vorrei qualche informazioni, riguardo queste due specie,se vero che conviene tenere la coppia separata, per poi inserire il maschio in primavera, se possibile quali tipi di tortore arboricole potrebbero condividere la voliera dim. 2x1. Possiedo da poco anche 1 coppia di luttuosa Graysoni, qualcuno sà il dimorfismo sessuale di queste bellissime tortore. Ci sarebbero tante domande, che vi porrò successivamente,per il momento vi ringrazio in anticipo delle eventuali risposte. Un saluto da Salvatore.

selvaggi salvatore

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Messaggio  Lonesome Dove Mar 4 Gen - 13:08

Ciao e benvenuto sul forum;
grazie per i complimenti, il lavoro da fare è ancora molto e il contributo di tutti gli appassionati è benvenuto. Domande, e risposte, sono quello che desideriamo.
Ho copiato la seconda parte del tuo messaggio e l'ho inserita nella cartella delle tortore americane, dove è giusto che sia per una più facile individuazione e risposta.
In merito alle pugnalate, non ho capito se ospiti entrambe le coppie in un unica voliera (cosa che sconsiglierei) oppure se ciascuna è alloggiata in voliera a parte.
Come altri eventuali ospiti opterei naturalmente per tortore di indole tranquilla e di taglia contenuta, tipo le Picui e simili, anche se sono uccelli a loro volta di abitudini terricole.
Aspettiamo fidiciosi le risposte di qualche allevatore di pugnalate.
Saluti, Max
Lonesome Dove
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Messaggio  Davide Ravera Gio 14 Apr - 16:40

Ciao a tutti,
vorrei dare alcuni consigli ai nostri amici del forum su come preparare la voliera per le pugnalate e in genere per le Gallicolumba.
Io allevo Gallicolumba luzonica - Tortora pugnalata di Luzon, Gallicolumba tristigmata - Tortora pugnalata gialla, Gallicolumba criniger - Tortora pugnalata di Bartlett e Gallicolumba rufigula - Tortora petto dorato.
Ora, escludendo le rufigula che richiedono particolari attenzioni, le altre 3 specie sono facilmente riproducibili in voliere abbastanza ampie.
In particolare consiglio di porre ogni coppia in una voliera ampia (almeno 2,5 x 1,5 x 2, ma più ampie è meglio) con all'interno piante o cespugli perchè queste tortore sono particolarmente timide e all'arrivo dell'uomo cercano riparo accovacciandosi all'ombra dove il loro piumaggio consente molte volte la perfetta mimetizzazione.
La voliera deve avere una zona riparata (meglio se chiusa su tutti e 3 i lati in quanto queste tortore possono ammalarsi di malattie respiratorie dovute alle correnti d'aria) e una zona scoperta dove possano esporsi al sole e alla pioggia.
La voliera non deve essere troppo secca, ricordiamoci infatti che questo genere di tortore vive in foreste pluviali dove il tasso d'umidità è molto alto. La mancanza d'umidità andrà quindi ad influire sulla cova riducendo, e di molto, le possibilità di riproduzione (e parlo per esperienza personale!)
Il fondo della voliera può essere di vario genere ma io preferisco il fondo di terriccio, facilmente pulibile e cambiabile e ho visto molte volte più apprezzato dalle stesse tortore. Sconsiglio sabba o terre troppo argillose perchè seccano troppo velocemente e non mantengono umidità.
In voliera vanno applicati vari nidi, di forme e dimensioni diverse. Io per voliere 9 x 2 x 2 metto 8/9 nidi a diverse altezze e in diversi angoli (1 o 2 anche a cielo aperto, meglio se riparato dai rami di una pianta). Consiglio nidi di vimini almeno di 15 cm di diametro (anche se io preferisco che il nido sia più grosso che piccolo) poco costosi ma che fanno bene il loro dovere. Non dimenticare di creare dei piccoli ripari sui nidi perchè è meglio non disturbare le tortore durante la cova. Inoltre è importante mettere a terra dei ripari per la femmina: cassette per la frutta in legno rovesciate al contrario, con una piccola apertura su di un lato oppure assi di legno appoggiali in modo obliquo alla parete in modo da creare un riparo sotto di esso. I maschi sono infatti molto aggressivi quando vanno in calore e se la femmina non è pronta iniziano a beccarla sul capo; questo può provocare solo la perdita di qualche piuma ma molte volte, e non è per nulla raro, il maschio può tranquillamente uccidere la femmina a beccate, soprattutto se la voliera è troppo piccola.
L'alimentazione è molto varia. Io utilizzo un misto di mia creazione che trovo molto utile e che presenterò per gli interessati alla fiera di Reggio Emilia il prossimo Novembre.
Indicativamente semi di piccole-medie dimensioni (dal miglio alla meliga) e pastoncino per insettivori (meglio se con insetti e gamberetti). Io sconsiglio l'utilizzo di camole della farina ma molti le utilizzano con buoni risultati; io personalmente non le consiglio preferendo ad esse il pastoncino (molto importante durante lo svezzamento dei piccoli).
In genere le Gallicolumba fanno 1 solo uovo, a parte le luzonica che solitamente ne fanno 2, di colore variabile dal bianco al crema. A volte può succedere che anche le criniger (Bartlett) facciano 2 uova ma a me è successo poche volte.
L'incubazione dura dai 14 ai 16 giorni.
I piccoli escono dal nido già dopo 3 settimane (a volte anche prima), appena impiumati e scorrazzano con i genitori sul fondo della voliera. Sconsiglio quindi la convivenza con altre tortore terricole perchè potrebbero ucciderli.
La convivenza con altre tortore è possibile. Io consiglio tortore ali verdi, tortore cuculo, tortore africane genere Turtur escludendo la brehemeri perchè molto aggressiva oppure tortore frugivore che non invadono mai lo spazio di vita delle Gallicolumba. Mai mettere coppie diverse di Gallicolumba insieme perchè le conseguenze potrebbero essere catastrofiche! Se in inverno si vuole si possono alloggiare tutte le femmine della stessa specie (se si possiedono più coppie) insieme ma i maschi è meglio tenerli separati uno ad uno perchè basta uno sbalzo termico a scatenarle una reazione aggressiva.
Io riproduco molto bene tutti i generi e ritengo che siano tortore magnifiche e non molto comuni.
In inverno, se la zona di allevamento è soggetta a precipitazioni nevose o la temperatura scende al di sotto dello 0 è importante sistemarle in un ricovero completamente chiuso e dove il fondo sia in truciolato o corteccia perchè perdono molto facilmente le falangi delle dita.
un altro accorgimento è quello di fare attenzione al becco, in molto casi esso può crescere in punta e questo impedisce alla tortora di alimentarsi correttamente (in particolare negli esemplari giovani). Basta semplicemente tagliare questa piccola escrescenza con un paio di forbici (io uso quelle per rifilare unghie e becco).
Questo è quello che posso suggerire sulla base delle mie esperienze.
Per le Gallicolumba rufigula bisogna fare particolari attenzioni ma è una tortora rara e siamo pochi allevatori in Italia anche se spero sempre che il numero possa crescere!

Davide Ravera
Presidente A.I.C.
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